venerdì 30 agosto 2013

il VEGparmigiano

Chi l'ha detto che solo perchè non utilizziamo proteine animali mangiamo senza sapore?? Io non credo proprio!
Ad ogni modo soprattutto per chi è all'inizio del cambiamento o per chi ne sente ancora necessità o semplicemente chi ha intolleranze o allergie ai latticini o vuole seguire un regime alimentare ipocalorico o in ogni modo più salutare questo "PARMIGIANO" VEGANO è davvero qualcosa di incredibile.
(io sono sincera e non utilizzo praticamente mai questo buonissimo condimento se non nelle occasioni importanti o in qualche ricetta in cui diventa un ingrediente importante :D ) E' squisito e messo sulle portate sfido chiunque a capire la differenza ! Ricordo ancora la prima volta che l'ho sperimentato: fu una totale e felice sorpresa !


VEGparmigiano

INGREDIENTI

mandorle spelate* o anacardi non salati
lievito in scaglie 
sale marino integrale (facoltativo)

(*) l’unica accortezza è che siano fresche e buone: meglio se le trovate BIO altrimenti risulta subito un sapore di rancido.

Il lievito alimentare in scaglie si può trovare nei negozi di macrobiotica o in quelli BIO…io preferisco quello scuro di melassa (senza glutine) 

Ricettina veloce veloce

Mettere i semi nel frullatore e tritarli fino a farli diventare polvere
aggiungere il lievito in scaglie.. (la proporzione varia a seconda dei gusti, io metto all’incirca 3/4 di semi e 1/4 di lievito) assaggiare e se necessario aggiungere un pizzico di sale secondo gusto.
Mettere tutto in un vasetto … non avendo latticini si conserva sia in frigo che in dispensa per 3 o 4 gg min. ^_^ voilà parmigiano vegano pronto all'uso e sempre fresco !!!

NG (NOTAGUSTO): ottimo anche fare accoppiate di semi come sesamo, pinoli, girasole, zucca, lino ... sperimentate e divertitevi nel cambiar sapore!

ALTRA NG (NOTAGUSTO): se il sapore "formaggioso" del lievito alimentare non vi piace provate una versione ancora più light togliendolo e regolandovi di sale ....vedrete che vi conquisterà in ogni modo!



martedì 27 agosto 2013

Il "condialimento" che viene dal Giappone : Il GOMASIO

Il gomasio è un condimento per alimenti sostitutivo del sale utilizzato fin dall'antichità nei paesi dell'estremo oriente ed in particolare nel paese del Sol Levante: il Giappone.
L'etimologia del nome dice già tutto:

GOMASIO = GOMA (sesamo in giapponese) + SHIO (sale in giapponese)

Molto utilizzato nella cucina macrobiotica che oltre a farne un condimento lo utilizza anche per i grandi effetti curativi; infatti il sesamo è ricco di preziosi nutrienti quali sali minerali come calcio,ferro, potassio e fosforo, vitamina F, aminoacidi e acidi grassi polinsaturi viene utilizzato anche nella cucina vegetariana e vegana ed essendo indicato per evitare di abusare di condimenti come il sale è consigliato per chiunque voglia seguire un regime più salutare.

La ricetta base prevede il solo utilizzo dei 2 elementi quali sesamo e sale. Esistono poi varianti sfiziose.


GOMASIO 


Prima di tutto il sesamo va lavato, asciugato con un panno e poi tostato. La tostatura deve essere leggera a fuoco medio in padella per evitare il rilascio di sesamolo, una sostanza molto amara e tossica per il nostro organismo, per cui non va abbrustolito o fatto fumare!! Durante la tostatura i semi di sesamo vanno mescolati in senso circolare con un cucchiaio di legno.. saranno pronti quando il loro profumo si diffonderà per casa e i semi cominceranno a imbiondirsi e a scoppiettare (fate attenzione perchè è pure peggio del popcorn !!).
A questo punto ridurre al minimo la fiamma e continuare la tostatura per qualche minuto sempre evitando di farli fumare. Ora è il momento del sale (da preferirsi sempre marino e integrale poichè naturale e integro a differenza del raffinatissimo sale da cucina che viene privato di elementi importantissimi quali iodio, fluoro, rame, zinco, magnesio). Il sale va anch'esso passato in padella. L'ideale sarebbe lasciarlo asciugare nella padella appena utilizzata per i semi di sesamo.(segreto questo di una signora anziana svelatomi in un grazioso punto ristoro ai piedi del monte Fuji durante il mio viaggio in Giappone)
La ricetta tradizionale prevede di triturare pestando i 2 ingredienti nel suribachi, un mortaio giapponese in ceramica dall'interno rigato e ruvido utilizzando il surikogi che è il relativo pestello in legno...io essendone ahimè priva mi arrangio con il mio bel mortaio in marmo: prima cominciare col sale poi unire il sesamo sino al raggiungimento della consistenza desiderata. In alternativa è possibile usare un frullatore ma il risultato è molto diverso, provare per credere!!
Veniamo alle dosi... tutto dipende dal palato e da quanto siete abituati a sentire il sapore del sale nelle vostre pietanze...ad ogni modo diciamo che il rapporto varia da 6 a 8 cucchiai di sesamo per 1 di sale. C'è chi arriva anche a 20 di sesamo contro 1 di sale ...come vedete è tutto molto relativo. Io al momento quando voglio utilizzarlo rimango nel range detto.
A questo punto il gomasio è pronto e può essere conservato al fresco in un barattolo meglio se di vetro ed ermetico per 8 giorni circa. Può essere conservato anche più a lungo ma perde progressivamente il suo aroma. 
Ovviamente lo si può acquistare anche già pronto nei negozi di macrobiotica o in certe erboristerie o nei negozi bio, ma il confronto non regge con il sapore di quello preparato in casa con le nostre manine!!
Si può utilizzare il gomasio in tutti quei piatti in cui utilizzereste il sale quindi per insaporire insalate, verdure cereali e legumi.
Variante interessante è quella proposta con l'aggiunta di altri semi (lino,girasole,canapa) oppure di alghe cotte o essiccate (kombu,dulce,nori).

NG (NOTAGUSTO): c'è anche chi invece di farlo tostare in padella lo mette assieme al sale direttamente in una teglia rivestita di carta forno appiattendolo bene in forno a 100° per 15 min. e poi lo pesta nel mortaio.... esperimento questo che non ho ancora affrontato.