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mercoledì 12 novembre 2014

Non si butta via nulla !!


In tempo di crisi ogni metodo è buono per risparmiare un po’ di soldi... bene esistono verdure tra le più comuni che acquistiamo solitamente che volendo potremmo comprare una sola volta e poi farle ricrescere in casa da soli anche all'infinito (anche senza un'orto o un giardino, ma semplicemente in vaso o nemmeno quello).
Io l'ho "scoperto" da non tantissimo tempo...certo è l'acqua calda lo so, ma che dire? Mi entusiasmo per poco ^_^
Perché non c'è nulla di più gratificante che veder crescere un germoglio,una pianta,un seme... mi viene in mente una citazione che non ricordo più di chi essere che diceva così:
"per spiegare ai bambini cosa sia un miracolo fai piantare loro un seme nella terra" 
ed è verissimo... mette gioia, migliora il nostro umore....



Cipollotto bianco o verde: Prendete il germoglio che ricresce attaccato alle radici della verdura e mettetelo in un bicchiere con dell’acqua, possibilmente in una stanza luminosa. Avrete cipollotti a sufficienza per tutto l’anno.

Aglio: Per l’aglio l’operazione è simile: quando inizia a germogliare, mettetelo in un piatto e vedrete che altri pezzi cresceranno come per magia. Questi nuovi germogli avranno un sapore più dolce e potranno essere aggiunti ad insalate, pasta e altri piatti.

Bok Choy: Il bok choy è una specie di cavolo proveniente dalla Cina. Se siete appena tornati da un viaggio in Asia con un bok choy in valigia o se avete un vicino cinese coltivatore di ortaggi, o lo avete acquistato come faccio io a volte al mercato etnico prendete l’estremità di una radice del cavolo e mettetela nell’acqua in un luogo pieno di luce. Otterrete un germoglio pronto per essere coltivato nella terra. Se invece un bok choy non ce l’hai, non ti preoccupare, è normale.(ahahahahah umorismo verdurale)

Carote: Non possiamo far ricrescere le carote, ma le foglie che si trovano in cima a queste sì: mettete l’estremità più alta delle carote in un piatto con dell’acqua in un luogo dove ci sia luce. Otterrete nuove foglie da mangiare in insalata. Se invece avete molta pazienza potete prenderne i semi un volta dopo la fioritura e piantarli in terra: l'anno dopo avrete le vostre carote. 

Basilico: Se mettete delle foglie di basilico in un bicchiere d’acqua al sole, potrete poi piantare i nuovi germogli a terra e avere un basilico nuovo.

Sedano: tagliatene la base e ponetelo alla luce, in un piatto fondo con acqua calda. Nuove foglie cresceranno e potrete piantare di nuovo il sedano in terra.

Lattuga: Mettete il ceppo della lattuga in 1 cm d’acqua curandovi di aggiungerne ogni tanto per mantenere la stessa quantità. Dopo qualche giorno appariranno le radici e le nuove foglie pronte per essere piantate in terra.

Coriandolo/Prezzemolo: Il gambo del coriandolo acquisirà volume se adagiato in un bicchiere d’acqua. Una volta che le radici saranno abbastanza lunghe, potete piantarle in una stanza luminosa.


Avocado: dal nocciolo possiamo ottenere una bella pianta ornamentale; è difficile fruttifichi visti i climi caldi e umidi di cui necessita ed in ogni modo ci vogliono alcuni anni . Nel sud d'Italia esistono già linee di produzione che stanno producendo ottimi frutti quindi nulla è impossibile. 
Togliere il nocciolo, pulirlo bene e far asciugare; infilzarlo con 4 stuzzicadenti e posizionarlo in un vaso con acqua.  Quando inizia a germogliare bene piantarlo in vaso ma tenerlo bene al caldo e al sole . Ecco qui un bel disegno esplicativo:



Ananas: Anche l'ananas come l'avocado essendo una pianta tropicale non farà frutto, ma potremo avere comunque una bella pianta. Tagliare la cima e metterla in acqua con la parte delle radici rivolta verso il basso. A radici ben fatte piantare in vaso.

Limoni/Mandaranci: non si dice mai di no ad un bell'agrume in casa ^_^. Vale sempre il discorso del clima caldo quindi ci vuole accortezza durante i periodi invernali. A differenza di avocado e ananas qui possiamo vederne e gustarne i frutti negli anni. 
Partiamo dai semplici semi che immergiamo per 24 ore poi asciughiamo bene e li speliamo delicatamente. Li piantiamo a 2 cm circa dal suolo mettendoli in una zona calda e magari coprendoli con pellicola trasparente all'inizio ... a mano a mano che le piantine crescono bene trapiantarle in vasi più grandi. Ed ecco una serie di immagini chiare:






martedì 11 novembre 2014

Tecnica Ayurvedica dell' OIL PULLING

Questo è un rito di purificazione che sembra sia il segreto della lunghissima vita degli yogi indiani , che arrivano anche alla veneranda età di 130-140 anni in buona salute e in piena energia. 
L'Oil Pulling ha i suoi natali in India ed è una pratica rituale conosciuta da chi vive seguendo i dettami  e le pratiche di purificazione ayurvedica che dell'olio ne fa un uso costante e quotidiano  per massaggi e rimedi alimentari. 
La scienza dell’Ayurveda risale a circa 5.000-10.000 anni fa, ed è ampiamente considerata come la più antica forma di assistenza sanitaria in tutto il mondo. Si è diffusa poi al di fuori dell'India ed ha influenzato il sistema antico cinese, la medicina Unani e la medicina umorale praticata da Ippocrate in Grecia.
In Occidente fu presentata ad un convegno di oncologi e batteriologi appartenenti all'Accademia delle Scienze dell'URSS nel 1992 per la prima volta dal Dr. Karach che con grande stupore dei partecipanti, dimostrò con studi e testimonianze attendibili alla mano, che con questa tecnica dell'olio aveva avuto guarigioni in caso di :

- allergie
- cefalee croniche
- trombosi
- bronchiti e malattie respiratorie
- dolori vari nel corpo
- malattie della pelle, come orticarie, eczemi, ecc.
- disturbi dell’apparato digerente, ulcere gastriche e intestinali
- malattie del cuore, dei reni e del sangue
- stitichezza
- diabete
- artrite e problemi articolari
- problematiche cardiovascolari
- emorroidi
- paralisi
- encefaliti
- problematiche ginecologiche e ormonali
- altre malattie come cancro, leucemia, poliomielite
, AIDS

I risultati di questo procedimento hanno attratto molto interesse e sono stati di stimolo per ulteriori studi.
Questa semplice metodica guarisce le singole cellule, così come i linfonodi e i tessuti degli organi.
Secondo il Dr. Karach, la regolare pratica di depurazione è in grado non solo di ripristinare la salute in modo stabile, ma anche di allungare la vita.

Il primo effetto visibile e tangibile, lo si ha nell'immediato in bocca: se si hanno gengive sanguinanti o denti che ballano, tutto si sistemerà, cioè le gengive avranno riattivata la loro naturale circolazione e irrorazione sanguigna  e i denti si ristabilizzeranno, oltre a diventare molto più bianchi. Altro fenomeno positivo che si ravvisa nel breve è una migliore pelle in viso: meno grassa e ludica e meno foruncoletti.
L’oil pulling rallenta anche il processo di invecchiamento, ma è indicato principalmente come strumento per eliminare dal corpo le tossine come l’arsenico ad esempio. L’arsenico è un elemento chimico naturale che si trova nella crosta terrestre. Quando combinato con altri elementi, si formano due tipi di arsenico: quello organico e quello inorganico. Le persone sono esposte a entrambe le forme di arsenico attraverso il cibo, l’acqua potabile e l’aria. L’arsenico organico non è considerato dannoso per l’organismo, mentre l’arsenico inorganico è tossico, soprattutto se assunto in dosi elevate.





** COME SI SVOLGE LA PRATICA DELL'OIL PULLING **

- Procurarsi olio di sesamo o di girasole con spremitura a freddo (che consiglio di conservare in frigorifero) o  dell'olio di cocco per uso alimentareC'è anche chi usa l'olio di oliva, però è decisamente meno efficace (e meno gradevole al palato, in questo caso.)
- La mattina a digiuno, mettere in bocca un cucchiaio di olio, stringere i denti, chiudere la bocca e cominciare a far passare l’olio in tutta la cavità orale compreso tra i denti e spingendolo verso le guance un po’ come si fa come un banale collutorio. Questa operazione va fatta per circa 20 minuti. (20 min. sono tanti e all'inizio si può partire anche con solo 5 e poi 10 e via dicendo). In genere comunque è meglio non sbordare troppo oltre i 20 minuti perché può avvenire anche un fenomeno di “riassorbimento” del materiale divenuto ormai tossico.
- Trascorso il tempo sputare! Dove si sputa, lì lavare subito perché vi si concentra una quantità di tossine inimmaginabile ( io che uso solo olio di cocco lo butto direttamente dentro un sacchettino e poi via nel pattume: tra l'altro l'olio di cocco solidifica all'aperto e quindi potrebbe intaccare anche le tubature) .

- Sciacquare la bocca con acqua caldina, poi passare subito il netta lingua per eliminare la patina biancastra sulla lingua e risputare e risciacquare… se la si ha a disposizione si posson far risciacqui con acqua tiepida mescolata con sale grosso o bicarbonato (più che altro per un fattore disinfettante), sciacquare bene bene.
Dopo si può far tranquillamente colazione senza problemi e successivamente lavarsi i denti normalmente! 
Può capitare, le prime volte, di avere un po' di rigurgito......se succede, sputare e ricominciate magari in un altro momento. Può capitare anche di avere la gola secchissima: in genere fare un bel respiro profondo aiuta a riprendere. Se la mascella duole, fermarsi un attimo e poi riprendere.
Durante il tempo in cui si decide di far l'oil pulling si può fare tranquillamente altro per recuperare i preziosi minuti mattutini quindi si può fare la doccia, asciugarsi i capelli, preparare la colazione, vestirsi, etc.
Se inavvertitamente lo ingoiate (è preferibile non accada), state tranquilli : ci penserà' l'intestino a buttare poi fuori tutto!

L’OIL PULLING E’ UNA DELLE TECNICHE NATURALI DI PURIFICAZIONE DELL’ORGANISMO PIÙ POTENTI CONOSCIUTE.

PERCHÉ? Dopo i primi 10 minuti di questo movimento, si attivano, con la saliva, degli enzimi che attirano le tossine dal sangue. 
Con questo movimento di stimolazione, con l'olio, in tutta la bocca, ma soprattutto sulla lingua, si va a stimolare, per riflesso, sugli organi corrispondenti nel corpo. Anche ogni dente è riflessologicamente collegato ad organi interni. 


 



Inoltre, gli enzimi purificano il sangue , che così nutrito e pulito, può aiutare il corpo a risanarsi in proprio, attingendo alla propria capacità, che è innata in ognuno di noi, di ripristinare la salute persa.

Nel 1996, un giornale indiano , il Daily News (Andhra Jyoti) ha condotto un sondaggio tra i suoi lettori sugli effetti della pratica dell'Oil Pulling su varie malattie.: 1041 lettori hanno risposto, l’ 89% di loro ha riferito effetti curativi l’ 11% non ha riportato alcun scomparsa dei sintomi.

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Vorrei ribadire che in nessun modo si deve interrompere qualsiasi tipo di cura si stia già facendo in relazione ad una patologia. 
Non è così che funziona. 
Le cure naturali aiutano e accompagnano verso un percorso dolce e sicuramente più definitivo di recupero della salute, ma questo deve essere fatto con i dovuti tempi e modi. 
Si può veramente arrivare a guarire o a stare molto meglio con la sinergia di medicina e di naturale....e magari si può arrivare a non avere più bisogno di medicine (chi non se lo augura!) ma deve essere un percorso graduale. 
La pace innanzitutto comincia da noi.

lunedì 10 novembre 2014

L'arte dell'orto in bottiglia

L’orto in bottiglia è a mio parere l'orto del nostro tempo: adatto a chi vive in città o ha poco spazio o magari solo un piccolo balcone, ma può essere anche un’ottima soluzione per organizzare un orto anche nei periodi invernali infatti può fungere da micro-serra proteggendo le piantine dal gelo.
Inoltre è di facile intuizione comprendere come questo tipo di tecnica ci offra la possibilità di riciclare plastica diversamente inquinante. Oltre alle bottiglie sono perfetti anche i contenitori dei detersivi  o le bottiglie di latte o succhi o altri contenitori a bocca larga con i quali è possibile allestire un giardino verticale per piante pensili e piante rampicanti. Per questa tipologia di orto in bottiglia  - VERTICALE - si possono usare varietà di pomodoro o peperoni o cetrioli a crescita indeterminata o per chi non vuole ortaggi, ma vuole solo purificare l’aria di casa ed eliminare l’umidità con le piante, può scegliere la classica edera che cresce benissimo anche in luoghi in ombra.

NB:  per consentire il drenaggio operate dei piccoli forellini nella parte inferiore della bottiglia.

Vediamo qualche idea di spunto e come fare.

-> Occorrente:

Forbici
Bottiglie in plastica PET*

Spago
Ganci (se si deve costruire tutta la struttura dal nulla)
Terriccio
Piantine da coltivare

* (PoliEtilene Tereftalato riciclabile al 100%, infrangibile ma molto leggero e che al tempo stesso assicura un’eccellente proprietà barriera) quello utilizzato per le acque minerali se europee.


 



  

 





Vasi "alternativi"

Avete mai pensato di creare vasi assolutamente biodegradabili per le vostre colture da semi o esperimenti vari??


Volendo potete utilizzare anche bucce di agrumi come limone, arancia o pompelmo per custodire i primi germogli che andranno poi passati in vaso.... le bucce seccandosi rilasciano alla terra tutte le loro proprietà fungendo da compost naturale al terriccio ^_^ 



giovedì 6 novembre 2014

Melanzane cotolettate

Preparatevi: oggi ricetta SUUUUUUPER DIFFICILE !!!! ahahahahahahahahaha

Tutti nel mondo veg amano chiamarle COTOLANZANE ed il nome è carino certo!.... ma io ve le voglio chiamare per quel che sono e cioè non cotolette perchè c'è poco da dire al riguardo..non lo sono.... ma ad occhio possono ricordarle.... perciò qua saranno le mie.... ovviamente sempre GLUTEN FREE.

MELANZANE COTOLETTATE



INGREDIENTI 
(non ci sono dosi...si va clamorosamente ad occhio a seconda del vostro palato per salare e aromatizzare, ma soprattutto dipende dal numero e dalla dimensione delle melanzane che volete usare)

indicativamente posso dire che con una melanzana tonda media ci scappano dosi per 2/3 persone

melanzane tonde (rendono meglio l'effetto ottico e son meno amare)
acqua 
farina di ceci
farina di mais fioretto o panatura di mais
sale
pepe
paprika dolce 
peperoncino in polvere (facoltativo)
erba cipollina essiccata o aglio in polvere
prezzemolo essiccato
mix di alghe essiccate (se vi va una sferzata di sapore ma del tutto facoltative)
succo di limone
olio di arachidi per friggere
grana veg (mandorle fresche e spelate + sale tritati assieme nel mixer)

Lavare le melanzane e tagliarle a rondelle di circa 1 cm l'una (anche poco meno). Lasciarle spurgare una mezz'ora circa cospargendole su entrambi i lati con un po' di sale dentro uno scolapasta sul lavandino con un peso sopra. Passata la mezz'ora asciugarle con carta assorbente.
Nel frattempo preparare la pastella con farina di ceci e acqua (densità tipica di una bella pastella) aggiungendo il sale, le spezie e gli aromi a piacere (tranne le alghe).
Preparate anche un piatto dove riporrete farina di mais fioretto per polenta gialla o bianca che mischierete con il grana veg e se vi piace peperoncino in polvere o il misto alghe.
Se il sapore vi sembra già ben bilanciato e sufficiente potete anche eliminare qualche spezia o aroma.
Far scaldare bene l'olio in una buona padella antiaderente (ne basta poco per volta poi aggiungete all'occorrenza così non ne sprecate e non lo fate bruciare).
Prendere le melanzane e passarle prima nella pastella da ambo i lati poi nella panatura di mais e farle friggere su ambo i lati fino a che si dorano. Bastano davvero pochi minuti.
Servirle belle calde e se vi piace spruzzateci sopra un po' di succo di limone.


NB. Lo so lo so.. in genere sono molto più salutista...ma che dire ? una volta ogni X mesi ci vogliamo togliere qualche sfizio anche noi ?? queste son fritte, ma nessuno vi vieta di farle al forno con un filo d'olio evo sopra e farle dorare bene da entrambi i lati no ? ^_^ BUONA SLURPATA


lunedì 3 novembre 2014

STUFI DEL SOLITO BRODO VEGETALE ?

Fare un brodo vegetale è veramente banale...
mettiamo in acqua una carotina, una costa di sedano,magari una patata, una cipolla, degli aromi tipo alloro,timo, prezzemolo, sale e olio e via...
Alle volte però potrebbe risultare un po' sciapo oppure semplicemente vogliamo dare una sferzata di sapore ai nostri piatti.
Se vogliamo dunque dargli una marcia in più bisogna giocare con le spezie che tra l'altro accelerano il nostro metabolismo e quindi ci aiutano sia a digerire meglio che a perder chili in eccesso.
Da influenze macrobiotiche e comunque etniche/asiatiche ecco una versione davvero saporita (non esagerate nelle dosi perché è realmente potente come sapore).

Io utilizzo questo brodo vegetale aromatico per:
- piatti dai sapori delicati ed estremamente semplici 

- acqua di cottura per un semplice riso in bianco o un piatto di gnocchi di patate: non occorrerà altro tipo di condimento e avrete un piatto saporito e sanissimo 

- una volta utilizzato come acqua di cottura potete "riciclarlo" poi per una zuppa, un minestrone asiatico o una minestra in brodo

- se invece avete fatto un'abbuffata tiepido è un'ottimo rimedio digestivo.

Semplicissimo ed estremamente veloce da fare.


BRODO VEGETALE SPEZIATO




INGREDIENTI
(le dosi sono indicative per circa 2,5/3l di brodo e quindi 4 porzioni,
ma essendo bello forte potete tranquillamente allungarlo)

200g di finocchio
200g di sedano rapa o daikon grattuggiato
200g di carote
1 spicchio d'aglio
1 scalogno (facoltativo)
4/5 bacche di ginepro
2 foglie di alloro
sale fino marino integrale
1 cucchiaino colmo di semi di senape
un pezzetto di zenzero
2/3 cucchiai d’olio EVO

Mondare, lavare e tagliare a tocchetti medi le verdure.
Preparare un brodo abbondante in un pentolone dai bordi alti immergendovi le verdure prima e il resto degli altri ingredienti poi. 
Farlo cuocere a fuoco basso 30/40 minuti dal bollore, non esagerare col sale al limite aggiustare poi.
Lo zenzero, la senape e il ginepro rilasciano tutti i loro aromi in seguito alla bollitura quindi il sapore sarà già forte. 
Se risulta eccessivo aggiungere altra acqua e un altro cucchiaio di olio evo. 
Filtrarlo poi bene con un colino a maglie fitte in un'altra pentola capiente. 
Si conserva bene e il sapore rimane inalterato anche per un paio di gg in frigo.



sabato 1 novembre 2014

GNOCCHI ALLA ROMANA VEGAN E SENZA GLUTINE

Anche per questo piatto tipico della cucina romana, ci sono pareri discordanti sulla loro vera origine.
Anche se è conosciuta, per via di quest’ultimo, come appartenente alla cucina laziale, in realtà la ricetta degli gnocchi alla romana non fa parte della tradizione spiccatamente storica della regione. Alcune versioni parlano di errori di nomenclatura nell’attribuire la ricetta nel corso degli anni: la corretta dicitura potrebbe essere stata gnocchi alla romena, poi divenuto alla romana.
Pare che gli antichi romani preparassero già in epoca a.C.  una polentina di farina e acqua (di qualunque grano) che chiamavano pultes, tanto che i romani venivano chiamati pultifagi, da qui gnocchi alla romana riferita agli avi di tutti noi.
Altri invece dicono che questa ricetta sia originaria del Piemonte, per il largo utilizzo di burro adoperato nella preparazione…
Resta il fatto che nella città di Roma anche ai giorni nostri, gli gnocchi rappresentano il piatto tradizionale del giovedì, seguendo il detto “Giovedì gnocchi".

Molti non preparano spesso questo piatto perché pensano che gli gnocchi alla romana siano una bomba calorica... non è certo questo il nostro caso ^_^ .

Per ovviare al problema del glutine ho sostituito il classico semolino di grano con semolino di riso. Questo tipo di semolino deriva da una macinazione più grossolana del riso e può sostituire il semolino di grano in molti piatti. Si trova nei negozi di alimenti naturali.


GNOCCHI ALLA ROMANA VEGAN E SENZA GLUTINE





INGREDIENTI

(dosi per 2 porzioni)

PER GLI GNOCCHI


100g di semolino di riso

1/2l di latte vegetale non zuccherato (meglio un sapore neutro tipo quello di soia)
25/30g di farina di mandorle (se non l'avete potete anche tritare molto finemente in un buon mixer le mandorle meglio se già spelate)
curcuma o zafferano 
lievito alimentare in scaglie (per il senza glutine di melassa)
olio EVO q.b.
sale q.b.

PER LA PANATURA SOPRA

20g di mandorle spelate

20g di farina di mais fioretto
lievito alimentare in scaglie q.b.
basilico secco (facoltativo)
1 ciuffetto piccolo di rosmarino 
1-2 foglie di salvia 
sale q.b.

Versare in una pentola tutti gli ingredienti tranne il semolino. Quando il composto bolle versare il semolino a pioggia mescolando velocemente con una frusta in modo da non far formare grumi. (un po' come si fa con la polenta). Far cuocere qualche minuto e spegnere quando raggiunge il grado di densità giusto. 

Stendere il composto in una teglia e fare raffreddare. Lo spessore ottimale da livellare consigliato degli chef è di 2 cm circa.
Nel frattempo preparare il mix per la panatura da metter poi sopra agli gnocchi. 
Tritare semplicemente nel mixer tutti gli ingredienti insieme.
Ora tagliare con un coppa pasta o dei taglia biscotti o anche il semplice fondo di un bicchiere gli gnocchi dall'impasto raffreddato e riporli in una teglia foderata di carta forno. Sopra ogni gnocco spolverizzare un po' della panatura e qualche pezzetto di rametto di rosmarino qua e là per la teglia. Cospargeteli di un filo d'olio e infornateli a forno caldo a 180° per circa 20/30 min poi terminate col grill per pochi minuti per far ben dorare la panatura.

NG (NOTA GUSTO): se volete una versione più cremosa potete anche spennellare ogni gnocco prima di informarlo e di posarvi sopra la panatura di burro vegetale (io preferisco farlo da sola poichè non amo la margarina). Oppure potete utilizzare della besciamella vegan e metterne un cucchiaio sopra ogni gnocco e in cima una punta di salsa di pomodoro e poi la panatura. ^_^

Qui ritrovate la mia ricetta per la besciamella gf


venerdì 31 ottobre 2014

FOOD COMPOSER QUIZ

La geniale campagna marketing dell' ESSELUNGA continuò.... e guardate che cosa ottennero????? Poi non ditemi che non vi passo ottimi spunti eh!!!??

Dopo la FOOD COMPOSER di cui avevo già parlato in questo articolo

visto l'enorme successo che ottennero decisero di continuare su quell'onda e fecero una sorta di "quiz" altrettanto geniale a mio avviso.

Ecco qua che meraviglie di pubblicità sono riusciti a creare























 

immagini e copyright di www.esselunga.it

La FOOD COMPOSER ^_^

Per rimanere in tema con l'argomento FRUTTA E VERDURA per divertire sia i più piccoli che i più grandi postato in un paio di articoli ieri e poco prima.... volevo ricordare la campagna che il supermercato ESSELUNGA fece...era la FOOD COMPOSER quardate qui che bellezza...e credetemi una bistecca di carne non si presta certo a queste simpatiche versioni :D


Vi consiglio di guardare anche questo mio altro articolo sempre sulla FOOD COMPOSER ma QUIZ ^_^


 


immagini e copyright di www.esselunga.it