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lunedì 13 aprile 2015

La meraviglia della natura nel cibo..

Che la cucina indiana sia tra le mie preferite non è certo cosa sconosciuta.
Quello che vi voglio proporre stavolta è un piatto che nasce già come base vegan che ho visto come proposta ad un matrimonio indiano in un film. Da lì ho chiesto informazioni al ristorante indiano dove vado a volte e con qualche variazione leggermente più "europea" ecco qua cos'ho ottenuto!

Di sicuro effetto scenico per un pasto con amici o per le grandi occasioni... che dire.. per me il cavolfiore è il nuovo "new black" ^_^
Tra l'altro la salsa è davvero squisita e può adattarsi a mille altri usi e ricette :D


GOBI MASALA alla Made in Yle
Cavolfiore in salsa speziata


INGREDIENTI

Per il cavolo:
1 testa intera di cavolo pulito dalle foglie e lavato
acqua per la bollitura
2 cucchiaini di sale
1/2 cucchiaino di curcuma
1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere

Per la salsa:
1/2 cipolla tagliata a tocchettini
1cm di zenzero fresco tagliato a tocchetti
5-6 spicchi d'aglio tagliati a tocchetti
1 peperoncino essiccato o 1/2 cucchiaino di peperoncino in fiocchi o pasta
3/4 di lattina di pomodorini pelati (o in alternativa 3 pomodori medi ben maturi e tagliati a tocchetti)
1 cucchiaino di garam masala
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
1 cucchiaino di prezzemolo essiccato (o se avete maggiorana ancora meglio)
1/2 cucchiaino di curcuma
olio evo q.b.
sale q.b.
1 cucchiaino di zucchero o di sciroppo d'acero
1 pugno di anacardi lasciati in ammollo per almeno 30 minuti
3/4 di lattina di latte di cocco puro


Per il cavolo: prendere un tegame capiente e riempirlo d'acqua fino a coprire la testa di cavolo che andrà immersa. Portare a bollore con il sale,la curcuma e il peperoncino. Dal raggiungimento del bollore cuocere per 3 minuti esatti da ambo i lati sia sopra che sotto (capovolgere il cavolo). togliere dall'acqua e lasciar riposare a parte.

Per la salsa: mettere in padella un po' di olio e farlo scaldare aggiuger poi la cipolla e l'aglio e farli imbiondire. Aggiunger lo zenzero e il peperoncino e lasciar ancora per pochi istanti. Aggiungere i pomodori e tutte le spezie incluso lo sciroppo d'acero. Non appena i pomodori si inteneriscono o il sugo comincia a rapprendersi toglier dal fuoco. Frullare il sugo assieme al latte di cocco e agli anacardi e regolare di sale ove occorre.

Sistemare in una teglia o in una terrina da forno la testa di cavolo e ricoprirla interamente con la salsa che scenderà leggermente ai bordi. (si usa circa 1/3 della salsa ottenuta). Volendo potete aggiunger altre verdure da metter attorno al cavolo come accompagnamento, ma senza ricoprirle con la salsa.
Infornare a 200° per max 40 minuti.

Impiattare col cavolo al centro e accompagnare con verdure o riso o quinoa con la restante parte di salsa fatta riscaldare o lasciata a freddo (a seconda del gusto e del tipo di accompagnamento).

kripyā bhojan! 
buon appetito!


venerdì 10 aprile 2015

Aria di primavera

Stagione questa vista quale periodo di rinnovamento e di fertilità; rappresentata anche come l'avvento della vita e la resurrezione della natura dopo il lungo inverno. Le feste pagane di primavera prevedon cerimonie che comprendono riti che vanno ad onorare il ritorno del sole dopo il freddo dell'inverno, fatto di brevi ore di luce, neve e notti tempestose. Per le tradizioni antiche e ancora per quelle agricole la primavera porta la promessa di giornate più lunghe e più calde che offrono forza e calore.

E' DOLCE PRIMAVERA

Alla selve, alle foglie dei boschi è dolce primavera;
a primavera gonfia la terra avida di semi.
Allora il Cielo, padre onnipotente, scende
Con piogge fertili
E accende ogni suo germe. Gli arbusti risuonano
Del canto degli uccelli, i prati rinverdiscono.
E i campi si aprono: si sparge la tenera acqua;
ora al nuovo sole si affidano i nuovi germogli.

(Virgilio)

A Pasquetta sono andata a far un giretto per la classica "gita fuoriporta" e siam stati verso il mare.... Ecco qualche scatto del porto canale, di qualche meraviglioso fiore avvistato qua e là (tra cui un fortunatissimo avvistamento della Star of Bethlem la "regina" dei fiori di Bach)

 

 

 



Questo generico risveglio della natura, quest'esplosione di colori, di odori..mette sempre in me una nuova gioia nel riporre anche nei miei piatti tali colori. E' il periodo per me del mio compleanno, del mio segno zodiacale nel suo pieno essere, è il periodo per me della disintossicazione del fisico con tisane ed erbe, è il periodo delle pulizie sia materiali che spirituali per preparasi alla nuova stagione ^_^.


Asparagi e funghi con salsa di olio-tamari-sale&pepe-aglio in polvere
" INSALATA DELLE FATE " (cicorino,finocchi,aceto balsamico e fiori edibili del mio giardino)

Asparagi,carote e germogli di soia con salsa thay agrodolce a base di senape,olio di sesamo,zucchero di canna e sale 
Insalata con arance bionde,pere,noci e formaggio di riso (gluten free)



domenica 5 aprile 2015

BUONA PASQUA

Clou del pranzo pasquale è la famosa TORTA PASQUALINA tipica del nostro Bel Paese. E quest'anno ho deciso di inserirla anche io nel mio Veg Menù Pasquale.



Solitamente salata viene preparata ormai con caratteristiche differenti su tutto il nostro territorio (talvolta anche in versione dolce). Cotta al forno, è tipica del tempo pasquale come dice per l’appunto il nome..
Dalle origini assai antiche (ne è attestata l’esistenza nel XV secolo), è una famosa specialità genovese, chiamata così perché si usava (e si usa) prepararla e mangiarla soprattutto a Pasqua periodo cioè della primavera e dei suoi prodotti: uova, erbette, carciofi, piselli, cipolline nuove, maggiorana, un tempo presenti in ogni orto ligure. Nei secoli scorsi uova e formaggio, ingredienti essenziali della Pasqualina, erano alimenti che si consumavano solo nelle grandi ricorrenze.
Questa torta si prepara anche con i carciofi, ma la tradizionale torta Pasqualina è fatta solo con le bietole, poiché nel periodo pasquale i carciofi non erano a buon mercato, mentre le umili bietole di campagna erano in pieno germoglio e tutti potevano permettersi di acquistarne in quantità. E’ un vero e proprio concentrato di simbolismi che richiamano al cristianesimo e, prima ancora, ai riti pagani che celebravano il ritorno della primavera. Tradizione vuole che i fogli di pasta che compongono la torta Pasqualina siano esattamente 33, in ricordo degli anni di Gesù, ma in pratica ci si “accontenta” anche di meno. Non solo: come spesso accade nei piatti tipici di origini molto antiche gli ingredienti della torta Pasqualina, uova e formaggio, erano alimenti pregiati che venivano consumati solo nelle grandi ricorrenze.

In Liguria, al posto della ricotta, si utilizza la prescinseua, una sorta di cagliata di latte molto leggera, reperibile in alcune gastronomie particolarmente fornite.
Il segreto della riuscita della ricetta sta nella preparazione della pasta che va fatta senza uova e dev'essere veramente sottilissima. La torta Pasqualina è buona sia tiepida che fredda.
A Ventimiglia  ad esempio si usano nel ripieno erbe selvatiche (caccialepre, ortica, allattalepre, songino), al posto delle bietole e della borragine.

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TORTA PASQUALINA VEG




INGREDIENTI
Pasta sfoglia senza uova (2 fogli)*
400g di tofu silk
1kg di bieta cotta al vapore e ben strizzata (io ho utilizzato per questa volta un 20%  di radicchietto selvatico lasciato così a crudo)
1/2 cipolla
curcuma q.b
sale e pepe q.b
latte vegetale q.b
olio evo q.b
2 patate medie cotte al vapore
lievito alimentare in scaglie q.b 
farina di mais fioretto q.b
prezzemolo essiccato q.b
5 patate viola medio/piccole cotte al vapore e lasciate con la buccia (se bio)

(*) se volete farla voi ecco la mia precedente ricetta senza glutine QUI  

Frullare il tofu con un po' di latte vegetale (qualche cucchiaio), olio, sale, pepe e un po' di curcuma. Aggiungere la cipolla sminuzzata e il prezzemolo. Frullare nuovamente fino ad ottenere una buona densità. Se utilizzate il tofu classico al naturale otterrete un effetto ricotta e siete già a posto così (l'effetto visivo a termine cottura è però differenze rispetto alla ricetta), ma se avete utilizzato come me il tofu silk l'effetto è bello vellutato pertanto aggiungete un po' di farina di mais giusto per ridare un po' di densità al tutto (non ne occorre tantissima..basta avere la stessa consistenza della pastella). 
Aggiungere poi la bieta ben strizzata e le 2 patate schiacciate bene. Amalgamare il tutto e infine passare una spolverata di lievito alimentare sempre amalgamando.
Stendete nella tortiera rivestita di carta forno il primo foglio di pasta sfoglia facendo qualche foro qua e là coi rebbi della forchetta. 
Versare il ripieno e livellarlo con una spatola e creare 5 incavi su cui poggerete poi le patate viola. Chiudere con il secondo foglio di pasta sopra e sistemare bene i bordi. Fare altri fori con la forchetta qua e là e se vi rimane un po' di pasta in più (io taglio leggermente il bordo superiore del cerchio di sfoglia perché troppo grande per la sola chiusura quindi ne avanzo sempre un po') potete creare qualche decoro a mano libera o con delle formine per biscotti da applicare sopra.
Infornare a 180° per 40/45 min circa.



NG (NOTAGUSTO) : come la classica è ottima anche fredda ed è bella sostanziosa. Le patate viola danno un tocco di colore e l'effetto uovo per la loro forma... nessuno però vi vieta di riprodurre la stessa senza e ricavarne un'ottima torta salata più light. 
Si conserva per anche 2/3 in frigo senza problemi.