Qui la mia versione vegan e senza glutine.
Ma prima spendiamo due parole e due aneddoti curiosi per capire qualcosa in più su questi must dolciari apprezzati in tutto il mondo.
La prima ricetta documentata di crème brûlée
risale a un libro di cucina francese del 1691.
Nonostante il nome però, pare che sia d'origine
inglese dove però questo dolce si chiama burnt cream, cioè «crema bruciata» molto rinomata nella tradizione del Trinity
College di Cambridge nel quale viene preparata marchiando a fuoco lo stemma del
college sulla superficie del dolce.
E la crema catalana?? Molti le confondono poiché
molto simili ed entrambe rivendicano di essere una versione di quella inglese, ma
in realtà la principale differenza fra la crema catalana (tipica della catalogna per l’appunto) e la crème
brûlée francese sta ne fatto che, mentre la prima viene preparata sul fornello,
la crème brûlée va fatta cuocere in forno a bagnomaria.
Altra differenza per me ugualmente importante ma che di
solito non viene menzionata è che la crème brûlée
ha un gusto gradevolmente vanigliato e non pesante; mentre la crema catalana ha
un sentore agrumato di limone più corposo.
C’è una curiosa leggenda sulla crema catalana. Si narra infatti che questa crema fu un'invenzione di alcune monache
catalane. Un vescovo andò in visita al loro convento, e le monache per
accoglierlo prepararono un budino che però risultò troppo liquido. Le monache
allora aggiunsero dello zucchero caramellato caldo e quando lo servirono il
vescovo gridò "crema!" che in catalano significa, oltre a crema, brucia. Da allora la crema viene
anche chiamata "crema cremada".
La mia versione è perciò, come vedrete,a tutti gli effetti un
po’ un mix tra le due ;)
Altra curiosità è che questo
dolce viene anche menzionato nel film “Il favoloso mondo di Amelie”.
Cit. dal film“Ad Amelie piace rompere
la crosta della Crème Brulée con la punta del cucchiaino”
Crème Brûlee
vegan e senza glutine
vegan e senza glutine
INGREDIENTI:
(dosi per 4 porzioni)
1 lattina di latte di cocco (*)
2 cucchiai di zucchero di cocco o di canna grezzo (io preferisco il secondo per questa ricetta)
½ cucchiaino di agar agar in polvere
½ cucchiaino di vaniglia in polvere o ¼ di pezzettino di stecca
1 punta di cucchiaino di curcuma
Versare il latte in un pentolino e aggiungere il resto degli ingredienti un poco alla volta per evitare grumi.
Cuocere a fuoco vivo mescolando di continuo ed avendo cura non si formino grumi dell'agar agar.
Togliere dal fuoco un attimo prima che cominci il bollore.
Versare nelle cocotte e lasciar raffreddare poi far riposare in frigo per almeno 2 ore così che si rapprendano.
Cospargere un cucchiaino di zucchero di cocco o di canna grezzo su ogni cocotte e metterle in forno solo il tempo necessario a farlo caramellare ben bene.
Ottime da gustare sia calde che fredde o a temperatura ambiente.
NOTAGUSTO (*): se si vuole variare il latte vegetale ho sperimentato anche quello di soia vanigliato e garantisco l'ottima riuscita.
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