GASTRON: Pezzo di vitello rosolato e cotto in casseruola col suo sugo, verdure e aromi
SENSO FIG., REGIONALE: Fare un fricandò, fare una gran confusione; combinare un pasticcio
Esattamente non son riuscita a trovare documentazione che mi aiutasse a capire di che parte d'Italia sia tipico, ma parlando con più persone di zone diverse mi son resa conto che è noto a tutti; quindi possiamo dire che è tipico regionale.
Personalmente è una pietanza che da bambina adoravo e osservavo sempre mia madre mentre lo preparava... ricordo per che tutta la cucina c'era uno squisito odore di verdure e che io non resistendo le smangiucchiavo di nascosto anche mentre lei le cucinava :D
In casa mamma lo chiamava FRICO' . Si perchè per quel che riguarda la tradizione di casa mia il vero segreto di un buon fricandò o fricò che dir si voglia è mantenere i sapori singoli e quindi cucinare ogni verdura separatamente... il che comporta davvero tanto tempo a disposizione, ma il risultato è garantito!
Praticamente direi che è la versione nostrana della più famosa RATATOUILLE originaria della Provenza francese conosciuta come Ratatuia o Rattatuia in italiano è una fantasia di verdure (basilare è che siano di stagione) stufate con olio ed erbe aromatiche.
La parola ratatouille deriva da "ratatolha", simile al francese "touiller" che significa "rimestare". La ratatouille era originariamente un piatto per contadini poveri, preparato in estate con verdure fresche. L'originale ratatouille niçoise (di Nizza) non conteneva le melanzane che invece oggi vengon utilizzare per riprodurre il piatto. Gli ingredienti originari della versione tradizionale sono pomodori, zucchine, peperoni, cipolle. aglio, alcune erbe di Provenza e basilico.
E poiché anche io non sento limiti in cucina ecco qua uno dei miei piatti preferiti d'infanzia !!
FRICANDO' TIPICO DI CASA MIA
(quindi per me FRICO')
(quindi per me FRICO')
INGREDIENTI:
(dosi a piacimento non esistono regole o proporzioni)
melanzane oblunghe nere
zucchine
peperoni gialli
peperoni rossi
cipolla bianca
patate
olio,sale,pepe e aromi q.b
vino bianco q.b. per sfumare
Come detto sopra ogni verdura va trattata a sè... Quindi:
Cuocere i peperoni al forno interi poi una volta cotti eliminare la pellicina e tagliare a tocchettini la polpa.
Lessare in acqua o cuocere a vapore le patate tagliate a tocchettini o a spicchietti e lasciarle raffreddare un po' (altrimenti di sfaldano nell'assemblarle con le altre verdure a fine preparazione).
Spurgare col sale per un'oretta le melanzane tagliate a dadini e poi asciugarle ben bene e soffriggerle in padella.(oppure per una versione più leggera grigliarle in una padella antiaderente)
Tagliare a rondelle di uno spessore di circa 1/2 cm le zucchine e saltarle in padella antiaderente.
Tagliare a fettine sottili la cipolla e farla prima sbollentare in padella con un po' di acqua poi sfumare con il vino.
Importante: ogni verdura una volta cotta va condita con sale, pepe e olio evo a crudo secondo il proprio gusto.
Ora riunire tutte le verdure avendo cura di non spappolarle in un'unica casseruola e farle andare ancora per qualche minuto a fuoco lento con olio evo e se necessario regolare di sale e aromi a piacimento (da noi non si mettevano aromi) fino a che il tutto non è ben amalgamato.
NG (NOTAGUSTO): per una versione autunnale/invernale consiglio di utilizzare patate,zucca,funghi,cipolla,finocchi .... non c'è limite alla vostra fantasia. L'importante è che siano verdure "polpose".
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